Continuano le indagini dei carabinieri sull'intimidazione esplosiva messa in atto a cavallo tra lunedì a martedì a Fondi, in pieno centro urbano. Sullo sfondo di via Olbia, dove un quarto d'ora dopo la mezzanotte è stata piazzata una bomba carta ad elevata potenza sotto l'automobile di un 35enne del posto, una Golf Volkswagen di colore blu andata praticamente distrutta nella parte anteriore e quindi finita per incendiarsi. Al momento, le indagini avviate dai militari della Tenenza della Piana continuano a essere in salita. Nessun elemento utile, dal poco che trapela, sul tavolo degli uomini coordinati dal sottotenente Emilio Mauriello. Non ci sono testimonianze dirette o indirette, né immagini estrapolabili da telecamere poste in zona. Ma soprattutto non ci sarebbe una pista precisa verso cui indirizzare gli accertamenti: il quadro ambientale in cui potrebbe essere stato concepito l'episodio resta da decifrare. Non è ancora chiaro se l'atto intimidatorio sia stato o meno rivolto in maniera effettiva al 35enne padrone della vettura, sul cui conto peraltro non risulta nulla di penalmente rilevante. Non è escluso che nei prossimi giorni vengano ascoltate persone ritenute informate dei fatti: finora in tal senso, al di là di alcune audizioni a caldo, conclusesi nell'immediatezza senza portare a riscontro alcuno, dall'Arma non si sono ancora mossi. L'intenzione, lo si ritenesse opportuno, è di farlo solo dopo aver ristretto in maniera sensibile il campo d'indagine. La Golf, o almeno quel che ne resta, intanto rimane sotto sequestro presso il deposito giudiziario convenzionato.