Cantine e magazzini trasformati in abitazioni, manufatti realizzati senza alcun permesso o in difformità rispetto ai titoli edilizi rilasciati dal Comune. Abusivismo edilizio in parole povere e ora per i responsabili è scattata l'ordinanza di demolizione cui ottemperare - ferma restando la possibilità di un ricorso al Tar - entro 90 giorni.
Nove le ordinanze di abbattimento che sono state emesse in questi giorni dall'ufficio tecnico e contestualmente pubblicate sull'albo pretorio. Riguardano delle irregolarità scoperte tra il 2011 e il 2018 dalle forze dell'ordine, scovate in varie zone del paese.
In più di qualche caso, è stato riscontrato un irregolare cambio di destinazione d'uso. Cantine e ripostigli, come appurato dalla polizia municipale, sono stati trasformati abusivamente in superfici residenziali. «Opere totalmente abusive», essendo difformi rispetto al permesso di costruire, che ora dovranno essere rimosse entro 90 giorni.
Come accennato, sono stati scovati anche dei manufatti realizzati ex novo senza i necessari titoli. In alcuni casi si tratta di "semplici" ampliamenti o di piccoli magazzini, ma ci sono anche degli abusi decisamente più consistenti. In un episodio, ad esempio, la Municipale ha individuato un manufatto di 81 metri quadrati (due camere da letto, un vano adibito a salone-cucina, bagno e disimpegno) realizzato in area agricola senza alcun permesso. Tra le ordinanze di demolizione pubblicate ieri, anche quella per un edificio di 108 metri quadrati (due distinte unità abitative) realizzato in difformità rispetto al permesso di costruire rilasciato in base al piano casa.
Tutti i destinatari dei provvedimenti repressivi adottati dall'ufficio tecnico, che molto probabilmente daranno vita a ricorsi, sono chiamati a demolire entro 90 giorni. In caso contrario, l'Ente acquisirà al patrimonio gli abusi e procederà poi d'ufficio.