Sarà necessario attendere ancora. L'udienza di opposizione all'archiviazione per la tragedia aerea del Cessna in cui erano morte due persone e che era avvenuta nel settembre del 2016 tra Latina e Pontinia, ieri è stata nuovamente rinviata e in aula davanti al giudice del Tribunale Mario La Rosa, si tornerà il prossimo 12 aprile. A causa di un difetto di notifica infatti si è reso necessario uno slittamento. Erano state alcune parti civili a opporsi di fronte alla richiesta del pubblico ministero Simona Gentile di archiviare la posizione di tre indagati. Una volta che era arrivato l'avviso di conclusione indagini, alcune parti civili avevano deciso di impugnare questa prospettazione. I legali Simone Rinaldi e Claudio Pizzotti che assistono uno dei figli di Bersani, quest'ultimo passeggero del veicolo e che era morto insieme ad Antonio Belcastro, hanno accompagnato la richiesta con una corposa documentazione in merito alla posizione del responsabile della scuola di paracadutismo, della proprietaria del velivolo e del meccanico che aveva eseguito una serie di controlli sul Cessna.
Nella richiesta i familiari di Bersani isolano alcuni passaggi delle relazioni dei consulenti della Procura. Si parla in alcuni passaggi anche dell'utilizzo di un certo tipo di carburante che ha penalizzato la potenza del motore non permettendo un aumento di velocità
durante le fasi di salita dopo il decollo. Inoltre è riportato l'elaborato del consulente che aveva scritto come: «La carenza di potenza oltre che influire sulle capacità di accelerazione dell'aeromobile durante le prime fasi della salita, potrebbe non aver comportato il leggero incremento del passo minimo dell'elica che normalmente si verifica nell'aumentare della velocità di volo subito dopo il decollo».  Sempre in base ai riscontri condotti dei consulenti, il velivolo è precipitato da una altezza di 15-20 metri. Inoltre - hanno sottolineato dal collegio delle parti civili - tre dei cinque occupanti del velivolo hanno riportato lievi lesioni o addirittura nessuna lesione e questo è un elemento che secondo le parti civili deve essere tenuto in considerazione. L'assenza di sistemi di vincoli a bordo - come ha sottolineato lo stesso consulente - ha probabilmente compromesso le probabilità di sopravvivenza di Antonio Belcastro e Umberto Bersani, rendendo concreto il rischio che le norme cautelari violate miravano a governare». Secondo la Procura ci sono delle responsabilità penali per la tragedia nei confronti del pilota del velivolo che deve rispondere di omicidio colposo e di due paracadutisti accusati di favoreggiamento per aver aiutato ad eludere le investigazioni dei carabinieri depistando su chi fosse effettivamente ai comandi dell'aereo. Nella ricostruzione dei fatti è stato messo in luce anche come il velivolo fosse sprovvisto di cinture di sicurezza per tutti i paracadutisti. Sono diversi i dubbi seminati dalle parti civili. L'incidente aereo era avvenuto la mattina del 3 settembre del 2017 a poca distanza dall'Appia, al confine tra i Comuni di Latina e Pontinia, l'aereo era precipitato su un campo e poco dopo aveva preso fuoco. Le condizioni di Antonio Belcastro, considerato da tutti un pilota molto esperto e Umberto Bersani, erano sembrate estremamente critiche ai soccorritori e a causa delle ferite riportate erano morti alcuni giorni dopo.