Situazione di emergenza per il campo rom nell'ex centro di accoglienza "Al Karama", rimasto senza corrente da sabato, quando un incendio ha mandato in fumo il quadro elettrico che alimenta l'insediamento abitato. L'incidente ha finito per aggravare una situazione già precaria, al limite della vivibilità, da sempre ingestibile per l'amministrazione comunale che si è fatta trovare impreparata sul piano della sicurezza.
L'allarme è scattato nel primo pomeriggio di sabato, quando l'impianto di alimentazione del centro di via Monfalcone è andato in fiamme, probabilmente a causa del maltempo a seguito di un sovraccarico. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco nella struttura tra Borgo Montello e Bainsizza per spegnere il rogo che minacciava di estendersi pericolosamente, visto che la cabina di trasformazione dell'energia elettrica si trova all'interno dell'edificio in muratura al centro del campo nomadi, abitato da alcune famiglie.
Il ripristino degli impianti da parte dell'Enel richiede del tempo, prospettando l'assenza di energia per giorni. Sin da sabato la protezione civile ha messo a disposizione gruppi elettrogeni per alimentare il campo rom di via Monfalcone, ma il Comune in un primo non è riuscito a reperire personale tecnico per l'allaccio alla rete, poi sembra che ieri sia stata verificata l'inadeguatezza di uno dei gruppi elettrogeni.
Il fatto
Black out a causa di un incendio ad Al Karama, i rom rifiutano assistenza
Latina - Il Comune non riesce a mettere in funzione i gruppi elettrogeni, i rom rifiutano aiuto per donne e bambini