I giudici  della Corte di Cassazione, ieri sera hanno sciolto la riserva e alla fine hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di Latina avverso l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare da parte del Riesame del'operazione Telonai per le accuse di corruzione e turbativa d'asta. Al centro dell'inchiesta era finita la gara per l'affidamento del servizio di riscossione tributi a Pontinia che secondo l'accusa sarebbe stata pilotata in cambio di favori. L'operazione della Guardia di Finanza aveva portato lo scorso settembre all'emissione dei provvedimenti cautelari in quello che gli investigatori avevano definito un collaudato sistema corruttivo. Le misure restrittive erano state emesse nei confronti dell'avvocato Raffaele Scirè, dell'ex assessore del Comune di Pontinia Luigi Subiaco, Maurizio Filiberti, direttore generale di Kibernetes, una delle società che secondo il teorema degli inquirenti era da favorire e poi Marco Marchetti della società Novares e poi di Gianfranco Castellano e Giorgio Sottile che erano tornati in completa libertà senza alcun vincolo. Secondo il Riesame non è stata accertata la consumazione di interferenze e condizionamenti.