Si svolgerà il 13 marzo in Tribunale a Roma davanti al giudice Corrado Cappiello, l'udienza per stabilire la capacità di stare in giudizio di Emanuele Riggione il 42enne di Terracina che si trova detenuto in carcere, accusato di aver ucciso in un appartamento a Roma Elena Panetta, 57 anni, massacrata di botte a colpi di piccone dopo una furibonda lite a quanto pare per soldi. Poche ore dopo il fatto al termine di una lunghissima notte dove l'uomo aveva vagato in auto da Roma a Terracina, la sua città di origine, fino a Latina, Riggione, si era presentato al Comando Provinciale dei carabinieri di Latina e aveva raccontato i fatti confessando quello che aveva fatto e cioè di aver ucciso la donna. Lo scorso dicembre era arrivata la notifica di chiusura indagine con il giudizio immediato e i legali dell'indagato, gli avvocati Angelo Palmieri e Adriana Anzeloni avevano chiesto al magistrato il giudizio abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere dell'uomo al momento dei fatti e la capacità di stare in giudizio.
Il fatto
Uccise una donna a Roma, udienza fissata per il 13 marzo
Latina - Il giudice deciderà sulla capacità di intendere e di volere di Riggione al momento del fatto