Niente bandi, niente convenzioni, ma intanto bisogna pagare per utilizzare gli impianti. E' questo in sintesi quel che il Comune di Latina dice alle società sportive. Tra queste c'è il Latina Calcio di Terracciano. La società che milita nel campionato di Serie D s'è vista chiedere dall'amministrazione Coletta acconti per 11 mila euro per l'utilizzazione dello stadio Domenico Francioni e della ex Fulgorcavi, la struttura in cui si allena la squadra di calcio. L'ente pretende i soldi ma dalla società sportiva fanno sapere che l'amministrazione comunale non ha mai prodotto la convenzione, che doveva arrivare già a ottobre del 2017. Una partita ostica e piena di insidie. L'ultima parola sul caso degli impianti sportivi del capoluogo è quella tracciata dalle richieste di canoni pregressi per l'utilizzo delle strutture che il servizio Patrimonio del Comune di Latina sta inviando alle squadre, e in particolare alle società, boxe, scherma e tiro con l'arco, che occupano la palestra di via Aspromonte. Un sussulto di vita in quell'encefalogramma piatto che corrisponde al tenore su una vicenda nella quale a quest'ora bisognava avere in mano già i bandi pubblici pronti per i 33 impianti sportivi del capoluogo, come recita l'atto di indirizzo della giunta del 17 luglio scorso (che fissava il termine per i bandi al 31 dicembre). Niente bandi, niente convenzioni, ma intanto bisogna pagare. E' questo quello che si evince anche dalla richiesta del saldo dei canoni pregressi giunta al Latina calcio per l'utilizzo del Francioni e dell'ex Fulgorcavi poco più di due mesi fa. La squadra guidata dal presidente Antonio Terracciano, è «tra color che son sospesi» tra proroghe provvisorie che si trascinano da due anni e senza che venga stipulata la concessione definitiva promessa, il titolo che li legittimerebbe in pieno ad occupare lo stadio Francioni. Verte proprio su questo atto mancato la risposta che il presidente Terracciano ha dato al Comune, una nota dove il privato dà la sua versione della storia.