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Il fatto

Latina, peculato in divisa, contestato il vincolo associativo

L'inchiesta da Varese era poi arrivata nel capoluogo pontino

Latina, peculato in divisa, contestato il vincolo associativo

La Procura contesta l'associazione per delinquere nei confronti degli imputati accusati di aver rivenduto pezzi di ricambio di aerei militari e che aveva portato anche all'emissione di alcune misure restrittive. Dopo che è stata chiusa l'inchiesta, è stata fissata la data per l'udienza preliminare e in aula si andrà il prossimo 28 marzo e in quell'occasione il gip decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura. Oltre al vincolo associativo gli inquirenti hanno ipotizzato anche il peculato e poi la ricettazione. In un primo momento gli accertamenti erano stati condotti dalla Procura di Varese e a seguire per competenza territoriale il fascicolo era stato ereditato dalla Procura di Latina. Nell'inchiesta erano finiti tre militari che all'epoca dei fatti prestavano servizio al 70° Stormo e il committente dei pezzi oltre anche ad un impiegato di una azienda della provincia di Latina. Tra i pezzi dismessi che sono finiti al centro dell'inchiesta, anche quelli usati sugli aerei SF260EA e poi valvole speciali, pompe di carburante e altri pezzi di componentistica.

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