La situazione nel carcere di Latina è estrema. La struttura è in perenne sovraffollamento e poi manca il personale penitenziario. Anche in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, durante la sua relazione, il presidente della Corte d'Appello Luciano Panzani, aveva sottolineato proprio questo.  Ieri mattina si è svolta una visita della delegazione della Fns Cisl Lazio. Era presente, oltre al segretario generale aggiunto della Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino, anche il segretario generale della Fns Cisl Latina, Salvatore Polverino, ed il segretario generale aggiunto Gianni Tramentozzi. L'obiettivo è stato quello di verificare lo stato dei luoghi e infatti sono state accertate diverse infiltrazioni di acqua. «Purtroppo – hanno dichiarato dalla Fns Cisl – dobbiamo sottolineare che alcuni cancelli inoltre non sono automatizzati, si parla tanto di informatizzazione ma la realtà è ancora quella della costruzione del carcere di inizi novecento. Attualmente l'istituto risulta carente di 23 unità in particolare modo nei ruoli di sovrintendenti ed ispettori. La pianta organica prevede 132 unità di polizia penitenziaria mentre oggi sono 109. E' preoccupante è che non esiste allo stato attuale un reparto disponibile per il ricovero dei detenuti. Di fatto si trova all'ospedale Santa Maria Goretti, ma non risulta ancora utilizzabile, sembra per carenza di personale. Questa situazione aggrava ulteriormente il carico di lavoro del personale che è costretto a stare in corsia».