I giudici del Tribunale del Riesame hanno mantenuto ben saldo l'impianto accusatorio che è stato rinforzato in alcuni punti cardine, a partire dalla contestazione del vincolo associativo e anche degli episodi estorsivi contestati ad alcuni indagati. Sulla scorta di questo approccio processuale, il prossimo passo della Procura sarà quello di chiedere il giudizio abbreviato cautelare, un rito previsto quando c'è l'evidenza della prova, gli inquirenti rientrano anche nei tempi e non è escluso che il processo possa iniziare dunque in tempi anche molto stretti. Erano stati gli agenti della Squadra Mobile di Latina, coordinati dal dirigente Carmine Mosca, a indagare su un fenomeno estremamente radicato in provincia di Latina. Le misure cautelari dell'operazione Commodo erano scattate lo scorso gennaio e avevano portato all'esecuzione dei provvedimenti restrittivi richiesti dalla Procura. I magistrati romani hanno cristallizzato alcuni passaggi ritenuti indicativi sul modus operandi degli indagati, a partire dai ruoli all'interno del sodalizio ad altri spunti investigativi emersi anche con l'audizione in Procura di uno degli indagati Luca Di Pietro. Adesso l'ultima parola spetterà al gip in merito alla richiesta di un incidente probatorio per raccogliere una prova da portare poi nel corso del processo.
Commodo
Latina, caporalato la Procura punta sul giudizio immediato
Latina - Dopo la decisione del Riesame che ha blindato le accuse, la parola al pm