Dopo che è stata chiusa l'inchiesta la Procura ha chiesto il giudizio immediato cautelare per l'operazione Alba Pontina, condotta dai detective della Squadra Mobile di Latina che ha portato per la prima volta alla contestazione dell'associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso nei confronti del clan Di Silvio. I pubblici ministeri Barbara Zuin, Claudio De Lazzaro e Luigia Spinelli, titolari del fascicolo e che avevano coordinato le indagini, sulla scorta degli elementi raccolti in fase di indagini preliminari, a partire dalla decisione del Tribunale del Riesame che aveva mantenuto inalterato il castello accusatorio, avevano presentato la richiesta al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma Antonella Minunni. Il magistrato nei giorni scorsi ha accolto la richiesta ed è stata fissata anche la data della prima udienza: il 17 marzo ma non per tutti. Alcuni sceglieranno infatti il rito abbreviato, (un giudizio previsto dal codice che permette di ottenere il beneficio di un terzo della pena), tra cui Gianfranco Mastracci. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno contestato la costituzione di un'associazione per delinquere di stampo mafioso che era impegnata in diversi fronti: dallo spaccio di cocaina e hascisc, alle estorsioni come è emerso nelle indagini anche ad alcuni professionisti del capoluogo, tra cui un commercialista di Latina che era stato minacciato di ritorsioni.