Il suo atteggiamento aveva insospettito i carabinieri della tenenza di Fondi che lo avevano fermato sulla Flacca nel corso di un normale posto di blocco. I militari nel corso di una perquisizione all'interno della vettura avevano trovato nascosti in un panino ben 21 grammi di cocaina e per lui, un insospettabile di 64 anni di Terracina, erano scattate le manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio. Nei giorni scorsi in Tribunale a Latina si è svolto l'ultimo atto della vicenda con il processo che si è concluso davanti al giudice monocratico Fabio Velardi. Si trattava di un proseguo di direttissima e nel corso dell'udienza la pubblica accusa dopo aver ricostruito i fatti ha chiesto per l'imputato la condanna a due anni di reclusione, alla luce degli elementi investigativi raccolti dagli uomini dell'Arma. I carabinieri avevano proceduto al controllo nell'ambito dei mirati servizi per la prevenzione dei reati e dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il legale dell'imputato, l'avvocato Ugo Cardosi, ha sostenuto invece che la sostanza stupefacente sequestrata al proprio assistito non era destinata allo spaccio ma era per uso personale. Dopo la discussione e gli interventi dell'accusa e della difesa, al termine della camera di consiglio il giudice ha pienamente accolto la prospettazione del difensore dell'imputato che è stato assolto. Il magistrato ha anche revocato la misura cautelare a cui l'uomo era sottoposto da quando era scattato l'arresto e il 63enne alla fine è tornato in libertà.