L'aveva minacciata di morte. «Ti devo ammazzare» le aveva detto. L'aveva sottoposta ad una serie di umiliazioni incompatibili con le normali condizioni di vita instaurando in seno alla compagine familiare un clima di terrore da cui derivava un totale stato di soggezione psicologica. Era questo uno dei passaggi del capo di imputazione formulato dalla Procura nei confronti di un uomo di 57 anni, residente a Sabaudia, sottoposto anche ad una misura restrittiva per dei fatti avvenuti lo scorso novembre. Ieri davanti al giudice Giorgia Castriota l'uomo è stato assolto da tutte le accuse. Il pm Valentina Giammaria aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione, mentre il legale dell'imputato l'avvocato Ernesto Renzi ha scardinato le accuse e alla fine l'uomo è stato assolto. Nel corso della precedente udienza la parte offesa aveva rimesso la querela, il pm ha chiesto tre anni ugualmente perchè per il reato di maltrattamenti si procede d'ufficio e ha chiesto la condanna, la difesa ha sottolineato che era cessata la convivenza, il giudice alla fine ha sostenuto insussistente l'ipotesi di maltrattamenti mentre per lo stalking per la rimessione di querela ha disposto il non luogo a procedere. Il giudice inoltre ha disposto la liberazione dell'uomo che era in carcere.
L'udienza
Sabaudia, assolto dai maltrattamenti in famiglia. Il pm voleva 3 anni
Latina - I fatti contestati erano avvenuti a novembre. L'uomo che era in carcere è tornato in libertà