Nuova udienza ieri in Tribunale a Latina, davanti al giudice monocratico Simona Sergio del processo per il reato di stalking da parte di un 25enne di origine colombiana accusato di aver ingenerato in una 16enne di Latina poi morta per una overdose di droga, una forte stato di agitazione e di ansia con condotte vessatorie. In aula ha parlato la mamma di Arianna per oltre un'ora nel corso di una lunga deposizione. La donna aveva presentato una denuncia negli uffici della Questura spiegando che dal giugno del 2013 al gennaio del 2015 e quindi prima del decesso della figlia, il giovane avrebbe tormentato la figlia con telefonate, sms, ma anche messaggi in chat nel cuore della notte dicendole di stargli vicino altrimenti sarebbe morto perché si sarebbe continuato a drogare. In aula, in base alla testimonianza che è stata fornita, è emerso che l'imputato si sarebbe presentato anche all'esterno della scuola frequentata da Arianna e in un caso l'avrebbe strattonata afferrandola per un braccio. L'imputato è difeso nel procedimento dagli avvocati Mirko Vani e Valentina Macor. Alla fine l'udienza è stata rinviata al prossimo 26 giugno quando saranno ascoltati altri testimoni. Arianna era morta a seguito di uso di droghe pesanti e sul suo decesso è stata aperta un'inchiesta che ha portato al rinvio a giudizio di quattro persone.
In aula
Latina, Arianna morta per overdose: processo per stalking a un 25enne
Latina - Lunga deposizione della madre dell'adolescente ascoltata in Tribunale