Giudizio abbreviato per Rida Alalli, l'algerino quarantenne che a settembre scorso era stato arrestato con una scorta di droga dovrà scontare tre anni e dieci mesi.
La sentenza del giudice Giuseppe Cario è arrivata ieri mattina, a sei mesi dai fatti contestati. Alalli, difeso dall'avvocato Alessia Vita, era stato sorpreso dai carabinieri nella zona di viale Le Corbusier, luogo di spaccio e vicino all'altra zona frequentata da tossicodipendenti, ossia le autolinee.
Al momento del blitz l'uomo aveva con sè quindici grammi di eroina che una volta tagliata avrebbe consentito di vendere circa 240 dosi; rispondeva inoltre di violenza nei confronti dei carabinieri che lo avevano fermato per i controlli in quanto li aveva strattonati, ovviamente per evitare il ritrovamento dell'eroina.
Le verifiche della sera del 28 settembre partirono a seguito di alcune segnalazioni che indicavano come nella zona compresa tra viale Le Corbusier e la stazione dei bus ci fosse spesso un nordafricano senza fissa dimora e già noto per reati commessi al commercio di stupefacenti.
Insomma un nuovo spacciatore in quello che è un quartiere dove ne circolano molti e in concorrenza tra loro. I carabinieri avevano subito notato nei pressi del centro commerciale Latina Fiori Rida Alalli in bicletta e in un circuito piuttosto ristretto, il suo personale spazio dello spaccio in quella che è, appunto, una zona ad alta concorrenza.
Alla vista dei militari l'algerino ha cercato di scappare ma la fuga è durata pochi minuti ed è stato raggiunto in via Cavata.
Il possesso della droga è stato subito evidente, una parte ce l'aveva stretta in una mano, erano le dosi che si apprestava a consegnare.
Le altre dosi erano nelle tasche racchiuse in palline di cellophane per un totale di oltre 15 grammi di eroina non tagliata.