Due assoluzioni e una condanna. E' l'esito del processo che si è svolto ieri pomeriggio davanti al giudice onorario monocratico Stefano Nicolucci del Tribunale di Latina per la ricettazione di 175 tonnellate di cioccolata Lindt oggetto di un furto in Lombardia nel 2014. Ieri si è svolto l' ultimo atto del processo. In aula il pubblico ministero Giuseppe Bontempo aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione per Massimo Dalla Valle e la pena di due anni e otto mesi per Francesco e Giuseppe Crupi, difesi dagli avvocati Speziale e Belcastro e che alla fine sono stati assolti, mentre per Dalla Valle, difeso dall'avvocato Benvegnu, è arrivata la condanna dopo che aveva confessato i fatti.  Gli imputati avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, un giudizio che prevede la riduzione di un terzo della pena.  I fatti contestati erano avvenuti a Latina e secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, la ricettazione riguardava la cioccolata Lindt rubata in un capannone in Lombardia e secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Latina, i due Crupi avevano concorso nella ricettazione del carico il cui valore commerciale - secondo quanto è emerso - era di cinque milioni di euro e la cioccolata sarebbe stata spedita anche all' estero tra l'Olanda e altri paesi europei. Dopo che il pm ha ricostruito i fatti, alla fine le difese hanno cercato di scardinare le accuse e il giudice dopo la camera di consiglio ieri pomeriggio ha letto il dispositivo assolvendo i due imputati perché il fatto non sussiste. Tra novanta giorni si conosceranno le motivazioni del dispositivo della sentenza.