Sono stati condannati per il sequestro di persona e sono stati assolti invece per il furto. Si è concluso a Roma in Corte d'Appello il processo di secondo grado nei confronti di Mirela Iordache e Baldovin Tomescu, accusati di aver rapito un meccanico tedesco e di averlo tenuto segregato nel centro di Al Karama. La vittima - secondo quanto ricostruito dagli investigatori - era stata attirata in un vero e proprio tranello ed era stata liberata nella notte tra il 24 e il 25 aprile del 2016 dagli agenti della Squadra Mobile di Latina al termine di una elaborata attività investigativa. Nel corso dell'indagine erano stati arrestati anche i presunti responsabili del sequestro: un uomo e una donna, entrambi ospiti della struttura di Borgo Montello. L'uomo che era stato rinchiuso in un container era riuscito a dare l'allarme alla sorella tramite il cellulare e proprio questo particolare e cioè la possibilità di avere un mezzo di comunicazione a portata di mano da parte della vittima, è stato uno degli elementi su cui le difese hanno puntato, sottolineando inoltre che l'uomo non era stato attirato in trappola ma che era innamorato della Iordache e che dalla Germania aveva deciso di raggiungerla in Italia e ad Al Karama. In secondo grado le condanne sono state ridotte: tre anni e dieci mesi per la Iordache e tre anni e due mesi per il complice, a fronte dei quattro anni e due mesi e i tre anni e mezzo di reclusione, emessi dai giudici della Corte d'Assise del Tribunale di Latina quando gli inquirenti avevano contestato anche il sequestro a scopo di estorsione, un reato che prevede una pena fino a 30 anni ma che alla fine era stato derubricato in sequestro di persona semplice, come sostenuto dalle difese. A Roma i giudici inoltre hanno anche revocato gli obblighi di polizia giudiziaria a cui i due imputati erano sottoposti e i magistrati romani hanno accolto la richiesta dei difensori degli imputati, gli avvocati Angelo Palmieri, Simona Dominici e Marco Reale che in aula hanno cercato di scardinare le accuse. I due imputati sono stati assolti dall'accusa di furto relativa ad una somma di denaro che secondo quanto ipotizzato avevano preso all'uomo tedesco. Scontato che una volta che saranno depositate le motivazioni del dispositivo, le difese presenteranno ricorso in Cassazione.