I giudici del Tribunale del Riesame di Trieste, hanno riscritto una parte dell'inchiesta Cars Lifting. Tre capi di imputazione su 12 sono stati annullati, quattro invece sono stati riformati. E' l'esito dell'udienza che si è svolta dove gli avvocati Gaetano Marino e Italo Montini che assistono due indagati nell'inchiesta condotta da Guardia di Finanza e Polizia Stradale, si sono appellati avverso l'ordinanza cautelare. Tra i capi di imputazione annullati quello relativo all'evasione dell'Iva e della truffa per la mancata consegna dei veicoli. L'ordinanza di custodia cautelare era stata notificata lo scorso 20 marzo e secondo il castello accusatorio gli indagati lucravano con l'evasione dell'Iva sull'importazione delle auto dalla Germania, tutto questo avveniva tramite documenti falsi e agenzie di pratiche auto compiacenti. Secondo le indagini della Procura di Pordenone, sono stati quasi 900 gli acquirenti beffati, tra cui oltre 200 nel Lazio e 51 in provincia di Latina. L'inchiesta che era durata due anni aveva portato sia in provincia di Latina che a Nettuno e poi Anzio e altri centri della provincia di Roma e sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti erano finite diverse auto tra cui Porsche, Mercedes, ma anche Bmw e Audi.  Gli accertamenti sono scattati dal sequestro di una Rolls Royce Phantom II. La tecnica utilizzata dalla banda ha permesso di accertare che una parte dei ricavi poggiava le basi sull'aggiramento dell'Iva sull'importazione delle auto dall'estero, ma le indagini hanno permesso anche di smascherare il metodo truffaldino che permetteva agli arrestati di alterare il valore delle vetture. Adesso la decisione del Riesame di Trieste ha messo un punto fermo nell'inchiesta con l'annullamento tre capi di imputazione. Adesso sarà necessario attendere il deposito delle motivazioni della decisione per avere un quadro ancora più chiaro.