Il dibattimento è stato rinviato al prossimo 17 settembre per l'impedimento di un imputato. In aula davanti al collegio penale del Tribunale di Latina, presieduto da Francesco Valentini e composto dai magistrati Enrica Villani e Maria Assunta Fosso e davanti al pubblico ministero Martina Taglione, è iniziato il processo "Don't touch 2". Così è stata ribattezzata l'udienza che vede 19 persone sedute sul banco degli imputati, nell'ambito di una inchiesta condotta dai pubblici ministeri Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro e dalla Squadra Mobile di Latina che nell'ottobre del 2015 aveva portato all'esecuzione dei provvedimenti restrittivi firmati dal giudice Giuseppe Cario. Tra gli episodi contestati c'è anche la minaccia rivolta in chiesa da Gianluca Tuma nei confronti del giornalista de Il Messaggero Vittorio Buongiorno. Per questo episodio ieri l'Associazione Stampa Romana, tramite gli avvocati Giulio Vasaturo e Irene Mottola, hanno chiesto la costituzione parte civile nel processo insieme al collega e alla Federazione Nazionale della Stampa. «Noi siamo qui per difendere il diritto dei cittadini a conoscere i fatti che accadono a Latina», ha detto il segretario di Stampa Romana Lazzaro Pappagallo. Il Tribunale si è riservato sulla richiesta di parte civile.