L'eroina ha fatto un'altra vittima, la terza nel giro di un mese. Un dramma più vicino alla nostra comunità: il corpo senza vita di Antonella Pietrosanti, 35 anni di Latina, madre di due bambini che da tempo non vivevano più con leiA dare l'allarme al 112 è stato un tunisino di 41 anni, un personaggio noto alle forze dell'ordine soprattutto per fatti di droga, finito spesso al centro delle dispute per il controllo dello spaccio, specie nel quartiere popolare Nicolosi dov'è rimasto più volte vittima di brutali aggressioni e persino un tentato omicidio lo scorso inverno. Da qualche tempo il pusher nordafricano aveva improvvisato il suo rifugio nel rudere dell'ex Onc di via Montebello, in un angolo poco visibile dall'esterno. Il corpo senza vita di Antonella Pietrosanti giaceva senza vita proprio in quel riparo, al piano terra dello stabile abbandonato, oltre una porta che era stata murata per impedire l'accesso a tossicodipendenti e senzatetto dopo l'escalation di tragedie del passato.
Ascoltato dai Carabinieri della Compagnia di Latina, intervenuti con le pattuglie del Nucleo Operativo Radiomobile e il Comando stazione del centro città, il tunisino ha dichiarato di avere incontrato la giovane donna casualmente e di averle offerto ospitalità. Secondo la sua ricostruzione, la giovane donna era già in possesso della dose di eroina e sarebbe stata proprio lei a chiedergli di accompagnarla in un un luogo appartato dove potersi iniettare la sostanza lontano da occhi indiscreti.