Chi mai farebbe carte false per diventare stalliere in una piccola azienda pubblica, per di più del Ministero dell'Istruzione? Uno, almeno uno, lo ha fatto stando a quanto contenuto in una segnalazione del preside dell'Istituto Agrario che si è trovato a dover censurare l'assunzione di un addetto amministrativo (per aziende agrarie) che aveva certificato un periodo lavorativo di 24 mesi, in realtà non valido. Il motivo è tecnico ma previsto dalla legge. La stessa persona, infatti, nei due anni attestati con autocertificazione aveva anche svolto il ruolo di insegnante e i due titolo non solo non possono essere cumulati ma uno esclude l'altro. Il fatto è che, grazie a quella dichiarazione, l'aspirante addetto amministrativo ha potuto ottenere un punteggio che gli ha consentito di entrare di ruolo, appunto, come addetto all'azienda agricola dell'Istituto Agrario di Latina, scavalcando altre persone che non hanno potuto certificare lo stesso periodo di servizio, dunque esclusi.

E su loro intervento nasce il caso-Agrario. C'è dell'altro, e solo in parte marginale, in questa storia. Il candidato cui si addebita di aver depositato una certificazione illegittima e irricevibile è parente di un influente politico pontino. Potrebbe essere una banale coincidenza che, ovviamente, non è nemmeno menzionata nell'esposto alla Procura che dovrebbe occuparsi di eventuali responsabilità penali riferibili agli atti depositati. Per altro verso l'addetto amministrativo, rimasto in ruolo presso la scuola nonostante la segnalazione del dirigente, ha già annunciato un ricorso al Tribunale amministrativo. A vagliare in via ulteriore gli atti che sottendono la partecipazione ai bandi di concorso del Ministero dell'Istruzione è l'Ufficio scolastico provinciale che, ad ogni modo, non ha preso provvedimenti propri in merito a questa storia, né lo ha fatto l'Ufficio scolastico regionale cui sono stati inviati i documenti per conoscenza. Il doppio incarico di docente e addetto amministrativo, però, risulta dagli elenchi pubblicati dallo stesso Ufficio regionale e lo stesso nominativo con la stesa data di nascita e codice fiscale si ritrova nel medesimo periodo a svolgere sia il compito di docente che quello di addetto all'impresa agricola dell'istituto agrario.

Si tratta di figure collaterali ma indispensabili nella formazione degli studenti perché forniscono loro supporto nell'apprendimento tecnico delle attività agricole e zootecniche. E inoltre contribuiscono a tutti gli effetti a tenere in piedi le diverse attività agrarie, dalle stalle per la produzione di latte ai terreni per produzioni orticole: hanno ovviamente orari e giorni lavorativi diversi dai docenti perché alcune attività, come appunto quelle di stalliere si svolgono 24 ore su 24 tutti i giorni dell'anno anche quando le attività scolastiche sono sospese per le vacanze. Per tale ragione esiste presso il Ministero dell'Istruzione una sorta di elenco speciale degli addetti amministrativi delle aziende agrarie delle scuole che insegnano tecniche per imprese agricole e alimentari, come nel caso dell'istituto di Latina.