«Attraverso una filiera collaudata di produzione e l'individuazione di canali di distribuzione stabili è stata accertata - ha scritto il gip che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare - l'operatività sinergica di tutti gli indagati alla realizzazione degli illeciti». E' proprio nelle intercettazioni telefoniche che lo stesso Celani sottolinea la sua affidabilità. «Nell'assicurare non soltanto il collocamento immediato dello stupefacente fornito dai sodali calabresi - ha messo in rilievo il gip - ma anche nel consentire al gruppo di ottenere il pagamento delle operazioni illecite, assicurando i contatti diretti con gli acquirenti anche nel caso in cui mostrassero problemi di liquidità. Si ha contezza della perfetta sinergia dei diversi soggetti dove viene contestata la partecipazione all'associazione e la fitta trama di rapporti tra la rete di produzione dello stupefacente e gli acquirenti per non dire poi della professionalità dimostrata nel trattare delle ingenti partite di droga con trasporti sul territorio nazionale dalla Calabria al Lazio ».Nell'inchiesta i carabinieri hanno ricostruito anche un momento clou degli accertamenti quando due indagati arrivano a Latina per ritirare lo stupefacente. Due arresti avvengono a Latina quando i corrieri che arrivano dalla capitale nel capoluogo pontino vengono sorpresi con oltre tre chili di marijuana.