Prima del suo trasferimento in carcere Domenico Cambria è stato sottoposto allo "stub", l'esame necessario per accertare la presenza di residui di polvere da sparo sulle sue mani o sui vestiti. La ricostruzione con cui la Polizia ha arrestato il 58enne per il tentato omicidio di Nazzareno Di Giorgio, infatti, si basa principalmente sulla ricostruzione della vittima e per questo sono necessari una serie di riscontri per suffragare il quadro probatorio.
Gli accertamenti di natura tecnica sull'indagato trovano applicazione sulla velocità con cui gli uomini del vice questore Giuseppe Pontecorvo lo hanno rintracciato. In poco tempo infatti i poliziotti sono arrivati a casa del siciliano e lo hanno prelevato: non ha collaborato, si è limitato a indicare il luogo dove aveva lasciato lo scooter Honda SH con il quale avrebbe inseguito l'auto della vittima, ovvero in un garage interrato del centro di Latina, nei pressi di Palazzo "M". Anche sullo motociclo saranno effettuati una serie di accertamenti per stabilire la fondatezza di quanto dichiarato da Di Giorgio.