Omessa notifica della conclusione delle indagini: annullare gli atti che hanno portato al rinvio a giudizio e, probabilmente, ricominciare tutto da capo. E' quanto ha chiesto ieri in aula l'avvocato di Antonio Terra, Alessandro Vitale quando il giudice Enrica Villani ha avviato la discussione in merito a eventuali eccezioni nell'ambito del processo a carico dell'attuale sindaco di Aprilia, degli ex assessori Rino Savini e Cataldo Cosentino e dell'avvocato Antonio Martini. Un fulmine a ciel sereno sul processo nato sulla scorta delle accuse di truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico in concorso, contestate ai quattro imputati per i rimborsi - che l'accusa vuole "gonfiati" - legati al procedimento affrontato dai tre amministratori - e da tutta la Giunta Meddi - davanti alla Corte dei Conti. La chiusura delle indagini non venne notificata all'avvocato Vitale, nonostante avesse comunicato in Procura il mandato a rappresentare il primo cittadino. La questione, sollevata davanti al Gup, venne da quest'ultimo ritenuta non rilevante, tanto da procedere al rinvio a giudizio. Ma ieri il giudice Villani ha deciso di approfondire la questione chiedendo l'acquisizione del verbale dell'udienza davanti al Gup e prendendosi qualche mese per esaminare ogni aspetto della vicenda che si fonda su data certa, invio e ricezione della notifica e della pec con il mandato al legale.
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