Adesso non è più soltanto una questione di decoro urbano: l'erba alta rischia di diventare un'emergenza sanitaria. La denuncia di una donna residente in via Ovidio è emblematica. «Lo scorso anno mia figlia, dopo aver portato a spasso il cane, era tornata a casa con una zecca attaccata al braccio. Sono corsa al pronto soccorso e poi ho dovuto sottoporre la bambina alla necessaria profilassi. Soltanto dopo la denuncia dell'accaduto il Comune si era risolto a disporre finalmente il taglio delle erbacce lungo la strada. Quest'anno ci risiamo. Ovviamente ho imparato la lezione e non mando più mia figlia nel prato, o meglio tra le erbacce incolte che si trovano lungo via Ovidio, ma a me tocca comunque portare il cane a spasso, e sono costretta a frequentare quel lembo di verde che verde non è. E giusto ieri, tornando a casa, il mio cane ha cominciato a sanguinare dal naso. Sono andata dal veterinario che ha estratto al cane un forasacco dal naso, un altro prodotto dell'incuria del verde che tutti i cittadini di Latina sono costretti a subire. Non so a chi rivolgermi: paghiamo le tasse anche noi residenti in via Ovidio, ma è possibile che si debba essere trattati come gli ultimi?»