Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'uomo accusato di picchiare la figlia e che era stato sottoposto ad un provvedimento cautelare. L'indagato che ha 70 anni ed è residente a Latina era stato destinatario di un divieto di avvicinamento dai luoghi frequentati dalla figlia che aveva presentato una denuncia al Comando provinciale dei carabinieri. Oggi,  assistito dall'avvocato Valentina Leonardi, è comparso davanti al magistrato Giorgia Castriota per l'interrogatorio di garanzia. In base a quanto contestato, i fatti che hanno portato all'emissione del provvedimento sono avvenuti a luglio e l'uomo avrebbe picchiato la figlia e in diverse occasioni l'avrebbe anche pesantemente insultata. Uno tra gli episodi più gravi risale allo scorso 18 luglio quando avrebbe preso la donna a calci e pugni provocandole delle lesioni giudicate guaribili dallo staff sanitario del Santa Maria Goretti di Latina in 10 giorni. E dopo questo episodio avrebbe anche spinto e afferrato la figlia al collo sbattendola in un secondo momento contro il muro. "Ti faccio fare una brutta fine, se esci da questa casa è meglio che non ritorni più altrimenti ti ammazzo". Anche nei giorni successivi gli episodi sono andati avanti, compreso uno che si è verificato i primi giorni di agosto. E' stato questo proprio il caso che ha spinto poi a prendere dei provvedimenti. Dai riscontri della parte offesa la situazione a casa era diventata sempre più tesa e drammatica.