Al via ieri i primi interrogatori delle due operazioni antidroga dei carabinieri dove i reati contestati variano dallo spaccio alla truffa al falso. Ha chiarito la sua posizione Luca Pintus, 36 anni, difeso dall'avvocato Guerrino Maestri.  La maggior parte infatti degli arrestati ha preferito parlare e rispondere alle contestazioni contenute nel provvedimento cautelare. Davanti al giudice è comparso Saverio Dei Giudici, 30 anni, di Terracina, difeso dall'avvocato Gianni Lauretti, anche lui ha sostenuto la propria estraneità ai fatti. Ha scelto invece la strada del silenzio e si è avvalsa della facoltà di non rispondere Maria Spina, 61 anni, difesa dall'avvocato Stefano Perotti e che si trova agli arresti domiciliari. Stessa strategia difensiva adottata anche dagli altri indagati: Gioacchino Iazzetta, difeso dall'avvocato Giancarlo Vitelli che deve rispondere della cessione della sostanza stupefacente e poi Antonio Dinoia assistito dall'avvocato Giuseppe Lauretti. Ha risposto invece Rachele Sellacci, difesa dall'avvocato Amleto Coronella che ha cercato di puntualizzare le condotte ascritte nel provvedimento. Tranne che per Dinoia, il collegio difensivo ha presentato istanze per una misura cautelare meno afflittiva, a partire dagli arresti domiciliari per i propri assistiti. Dopo che arriverà il parere dei pubblici ministeri, la parola passerà al giudice che dovrà sciogliere la riserva.