Sono giunti da Roma nell'ambito di una serie di indagini legate allo smercio e al consumo di sostanze stupefacenti nella Capitale. Gli inquirenti, i poliziotti della Squadra Mobile di Roma, hanno definito quella che hanno trovato in casa del 32enne Luca M., una vera e propria "raffineria" per la coltivazione e la successiva lavorazione di sostanze stupefacenti. I poliziotti si sono presentati a casa del sospetto coltivatore-spacciatore nel weekend, sulla base di una serie di informazioni e riscontri acquisite nelle ore precedenti. Alla vista delle divise l'arrestato ha dovuto ammettere di avere allestito una coltivazione in piena regola e li ha guidati ai due magazzini realizzati nelle pertinenze delle sua abitazione e al piano terra dell'immobile principale. E' in questi tre locali che sono stati trovati 31 buste con 7 chili e 100 grammi di marijuana, 2 buste con 520 grammi di hascisc una bilancia e una macchina per il sottovuoto con le relative buste; nella seconda pertinenza trasformata in vera e propria serra con tutte le apparecchiature necessarie, numerose piante in vaso per un peso complessivo di 8 chili lordi. Infine, al piano terra dell'abitazione del 32enne, una seconda serra per la coltivazione indoor della marijuana - anche qui con lampade e apparecchiature "professionali" - con numerose piante per 5 chili lordi di materiale estirpato e, come se non bastasse, altri 13 chili e mezzo di marijuana già essiccata. Al termine delle formalità il 32enne è finito in manette e trasferito in carcere.