Una volta che sono state depositate le motivazioni dal Collegio Penale, la Procura ha impugnato le assoluzioni dello scorso giugno dell'inchiesta dell'Antimafia, condotta dai pm Giovanni Bombardieri e dal Procuratore Giancarlo Capaldo. Per tutti l'operazione era stata conosciuta come Monti Lepini e le indagini dei carabinieri avevano portato alla scoperta di un vasto giro di sostanze stupefacenti tra le province di Latina e Frosinone. Gli inquirenti inoltre avevano contestato il vincolo associativo finalizzato allo spaccio di sostanze stupefacenti e poi anche la violenza sessuale.  In primo grado erano tutti usciti di scena, a fronte di una richiesta di condanna di 151 anni di reclusione per gli imputati tra cui Pietro Morosillo, conosciuto a Sezze come Puppo ritento il promotore dell'associazione e che doveva rispondere di 26 capi di imputazione. Il processo è stato lunghissimo: le indagini sono state condotte tra il 2004 e iol 2005 e in un secondo momento l'inchiesta era stata chiusa, a seguire nel 2010 era stato emesso il decreto che dispone il giudizio e a giugno si era concluso il processo davanti al collegio penale presieduto dal giudice Gian Luca Soana. Per alcuni capi di imputazione era stato disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione mentre per altri era arrivata l'assoluzione. Adesso è stato impugnata l'assoluzione