Sono poco più che ventenni, ma hanno già dimostrato di non avere scrupoli: pronti a tutto pur di farsi rispettare negli ambienti dello spaccio, persino sequestrare e torturare un cliente che si rifiutava di onorare un debito di cocaina da poche centinaia di euro. Tre giovani del capoluogo pontino, Gabriele A., Roberto M. e Roberto V. di 21, 23 e 26 anni, rischiano di finire a processo in Corte d'Assise con un'accusa pesantissima: concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni, con l'aggravate di avere agito con la premeditazione, facendo ricorso a sevizie e crudeltà. Questi i reati ipotizzati dalla Direzione Distrettuale Antimafia che, nei mesi scorsi, ha chiuso l'indagine condotta dagli investigatori della Squadra Mobile di Latina. Reati che rischiano di tramutarsi in un'accusa pesantissima, con pene previste anche fino a 30 anni di reclusione. 
I particolari dell'inchiesta nell'edizione cartacea in edicola oggi.