Sono arrivate fino a Sezze le indagini dei carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale volte a smantellare un'organizzazione dedita al traffico internazionale di reperti archeologici calabresi.
In particolare, fra le ottanta perquisizioni che hanno portato a indagare in stato di libertà altrettante persone in aggiunta alle 23 misure cautelari eseguite (con due persone che sono finite in carcere e 21 agli arresti domiciliari), ce n'è stata una messa a punto dai carabinieri del Comando provinciale di Latina e della locale Stazione a Sezze.
Gli uomini dell'Arma, nello specifico, hanno visitato la casa di un sessantenne artigiano setino, con la perquisizione che ha dato esito negativo rispetto alle ricerche che gli investigatori stavano effettuando, ma coi controlli che sono stati estesi ad alcune opere d'arte custodite nella casa, per le quali ora saranno eseguiti degli accertamenti.
La storia
Secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica di Crotone, che ha coordinato le indagini, esisterebbe una presunta...