"A Latina c'è di tutto. Ci sono famiglie nomadi che si sono insediate come i Di Silvio e i Ciarelli, ci sono gruppi criminali provenienti dall'estero, e ci sono realtà molto simili a quel mondo criminale che si è insediato ad Ostia". Il quadro delineato dal dottor Pristipino aiuta a comprendere il motivo per il quale la Dda di Roma ha deciso di creare un pool dedicato proprio al territorio pontino. Lo ha sottolineato oggi durante la conferenza stampa per il sequestro dei beni a Sergio Gangemi, ricordando che di questo pool fanno parte due giudici della Dda romana e due colleghi provenienti proprio dalla Procura di Latina, la dottoressa Luigia Spinelli che da un anno è in pianta stabile presso la Direzione investigativa antimafia, e il dottor De Lazzaro.

"Latina ha un tessuto economico piu' importante rispetto ad altre realta' regionali, con il Mercato Ortofrutticolo di Fondi che, anche se soppiantato di recente dal Car di Guidonia, rappresenta uno dei centri agroalimentare tra i piu' significativi del sud. Per questo motivo, come ufficio abbiamo deciso di creare un 'pool' di magistrati che in collaborazione con la procura di Latina indaga in modo specifico su questa porzione di territorio, in cui si sono sviluppate nel tempo realta' criminali autoctone, sul modello di Ostia, per i collegamenti con pezzi della camorra e della 'ndrangheta. Sull'area pontina - ha aggiunto Prestipino, come responsabile della Dda - abbiamo da tempo dedicato risorse umane, investigative e finanziarie e le indagini stanno dando i loro frutti. Lo dimostrano gli oltre dieci procedimenti penali in cui sono applicati anche i colleghi della procura di Latina".