L'azione portata a termine dai militari della Stazione carabinieri forestali di Priverno, nel territorio del comune di Maenza, è stata mossa da segnalazioni di alcuni residenti che da tempo sentivano odori pessimi provenire da una zona non meglio precisata.
Gli accertamenti condotti dai forestali guidati dal Comandante Marco Maggi, in località Farneto, al confine di Maenza con Priverno, li hanno condotti all'interno di un centro di autodemolizione già noto alle forze dell'ordine perché oggetto di sequestro anche nei mesi scorsi.
Mentre il provvedimento già in atto era scaturito a seguito di accertamento di attività illecita di smaltimento rifiuti ma successivamente era stato bonificato e dissequestrato, stavolta il problema è consistito dal contenuto di quattro cassoni scarrabili che sono stati infatti sequestrati. Al loro interno sono stati rinvenuti infatti circa 85 metri cubi di rifiuti costituiti da plastiche, legno, pneumatici oltre rifiuti costituiti da carcasse di animali, (ossa, pelli), derrate alimentari scadute (yogurt, formaggi) e altro ancora.
I rifiuti animali e le derrate alimentari sono risultate provenire da un impianto di trattamento rifiuti specializzato in rifiuti animali sito a Latina. A causa del forte odore emanato da i rifiuti in questione, i militari hanno richiesto la collaborazione della Asl per dare luogo ad approfonditi controlli sanitari. Al momento si è proceduto alla denuncia di un 55enne di Priverno quale proprietario dell'area dove sono stati rinvenuti i rifiuti e di un 30enne quale committente del trasporto per conto della ditta che doveva smaltire tali rifiuti. Sono però in corso ulteriori accertamenti al fine di reperire ulteriori eventuali responsabili. L'area dovrà essere bonificata al più presto su stessa indicazione della Asl al fine di evitare problemi sanitari in zona in caso di fuoriuscita di percolato.
Maenza, nuovo intervento
Rifiuti nella solita autorimessa e scattano due denunce
Maenza - I carabinieri forestali tornano nell’officina già sequestrata in precedenza dopo le segnalazioni per la puzza. Nei guai il proprietario e il committente del trasporto