Un'indagine dei Carabinieri di Vairano Scalo (Caserta) coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha permesso di sgominare una banda di ladri napoletani specializzata nei furti d'auto tra le province di Napoli, Caserta e Latina. Sei le persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare l'accusa di associazione per delinquere finalizzata ai furti di vetture con almeno 11 episodi documentati e contestati al sodalizio. Un business tanto redditizio da spingere i ladri a investire 600 euro per l'acquisto dell'apposito spinotto per codificare le chiavi.
L'indagine è nata nel febbraio 2018 dopo diversi furti consumati nei pressi della stazione ferroviaria di Vairano Scalo. Grazie a intercettazioni e pedinamenti, i militari dell'Arma hanno sgominato una banda proveniente dal Napoletano ben organizzata nel rubare macchine di nuova immatricolazione, in modo da poter chiedere più soldi ai proprietari per restituirle, il cosiddetto cavallo di ritorno. Le auto, dopo essere state rubate, venivano poi portate a Napoli, nel quartiere di Secondigliano, o a Casoria dai ricettatori, dove venivano bonificate dei vari antifurti satellitari. Gli indagati avevano anche una cassa comune per far fronte alle spese di emergenza e al reclutamento di nuovi complici con il compito specifico di portare a pagamento le auto rubate nei depositi prima di iniziare ad avanzare richieste estorsive. Dalle intercettazioni, è emersa la costante programmazione dei furti da parte degli indagati, con l'obiettivo di portarne a segno 5 al giorni per 5 giorni a settimana con preferenza nei giorni feriali. Chi partecipava al furto percepiva 50 euro ad auto, mentre agli organizzatori e ai capi andavano 250 euro. Il bottino attribuibile alla banda è di oltre 100 mila euro per undici episodi di furto di veicoli che commessi dal febbraio a settembre 2018 tra Caserta, Napoli e Latina.