Sono stati assolti dalla seconda sezione della Corte d'Appello di Roma per non aver commesso il fatto. Non sono loro gli autori della rapina all'Eurospin di Ceriara a Priverno avvenuta il 9 luglio del 2016 e che aveva fruttato 17mila euro. E' quello che hanno deciso i giudici di secondo grado nei confronti di Marco De Santis e Barbara Beinat, entrambi di 37 anni, difesi dagli avvocati Gianmarco Conca e Gaetano Marino. I legali avevano presentato ricorso in Corte d'Appello e ieri a Roma le accuse sono state demolite. Escono di scena ed è finita qui dopo che in aula sono state portate e sottolineato una serie di contraddizioni relative agli elementi raccolti dagli investigatori in fase di indagini preliminari, a partire dall'auto usata dai banditi: una Fiat Punto bianca cabinata. Dalle indagini difensive è emerso che tra le province di Latina e Frosinone ci sono 68mila auto con queste caratteristiche e poi nella descrizione di un bandito un testimone aveva riferito che l'auto del colpo era alto un metro e settanta centimetri mentre l'imputato era più alto. Gli indizi alla fine non sono diventati delle prove.
In base a quanto contestato, la rapina era avvenuta ai danni di una commessa del discount Eurospin che era stata speronata mentre era in auto. Chi era entrato in azione aveva utilizzato delle maschere per portare a termine il piano. In primo grado il 9 gennaio del 2019 le pene emesse dal collegio penale del Tribunale di Latina erano state molto alte: otto anni di reclusione rispetto ai tre anni e sei mesi richiesti dal pubblico ministero per due dei tre imputati del processo. Alla fine della camera di consiglio in due erano stati condannati mentre per Sonny De Santis era arrivata l'assoluzione. Ieri a Roma Marco De Santis e Barbara Beinat sono stati assolti dopo che il procuratore generale aveva ricostruito i fatti e aveva chiesto la conferma della sentenza emessa a Latina, ritenendo robusti e sussistenti gli elementi raccolti.