Al termine della camera di consiglio il Tribunale lo ha assolto dall'accusa di riciclaggio. E' questa la sentenza emessa ieri in tarda mattinata nei confronti di un ragazzo di 30 anni italo tunisino, originario di Cori, imputato nel processo relativo ad un giro di Range Rover rubati su cui avevano fatto luce gli investigatori della polizia stradale. Nel corso della sua requisitoria il pubblico ministero Daria Monsurrò aveva chiesto la condanna a sei anni di reclusione, sulla scorta degli elementi che erano stati raccolti dagli agenti della polizia che avevano recuperato diversi suv alterati sia nel telaio che nelle targhe. In aula nel corso del processo, uno dei testimoni non ha riconosciuto il 30enne e questo ha rappresentato un primo elemento, insieme alla deposizione di un altro testimone, un imputato il cui iter processuale è stato diverso e che ha spiegato che non era al corrente della provenienza furtiva delle auto.
In aula ieri mattina il legale dell'imputato, l'avvocato Pasquale Cardillo Cupo, ha chiesto l'assoluzione del proprio assistito anche per le difficoltà comprendere la lingua italiana da parte del principale accusatore.
Alla fine il collegio penale presieduto dal giudice Laura Morselli, a latere Francesca Coculo e Simona Sergio, ha assolto l'imputato.
Il fatto
Latina, riciclaggio di auto: arriva l'assoluzione del Tribunale
Latina - Il pm aveva chiesto la condanna a sei anni di reclusione