Il successo dell'iniziativa è stato inaspettato. In poche ore sono stati raccolti ben 161 volumi ed è un numero che ha sorpreso positivamente tutti, a partire dalla Camera Penale di Latina Giorgio Zeppieri che ha organizzato l'iniziativa. Sono i libri che saranno donati  in occasione delle festività natalizie ai detenuti della casa circondariale di via Aspromonte.  "Il carcere è fatto di sbarre e i libri allargano gli orizzonti - ha spiegato il presidente della Camera Penale Domenico Oropallo - è un messaggio che può sembrare retorico ma  la cultura è la chiave di volta".  Qualcuno ha portato libri di Luciano De Crescenzo, altri di Tolstoj e non sono mancati anche i classici.  "Abbiamo lanciato un sasso nello stagno - ha detto il segretario della Camera Penale Maurizio Forte - e crediamo fortemente in questa iniziativa". Lunedì è previsto  il secondo giorno di raccolta all'ingresso del Tribunale:  si inizia alle 9,30 e si finisce alle 12,30. L'appello lanciato dalla Camera Penale è stato pienamente raccolto. Era rivolto a tutti gli operatori del diritto e non solo. «Ribadiamo il nostro invito verso tutti i colleghi ma anche i magistrati, i dipendenti e i dirigenti del Tribunale di Latina - avevano spiegato dalla Camera Penale -  di partecipare ancora più numerosi». In un caso questa mattina una signora che ha preferito l'anonimato,  si è presentata con molti libri rilegati, il suo è stato un gesto dettato dalla dolcezza e dal cuore, hanno raccontato diversi avvocati che hanno assistito alla donazione.   
«Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti ma perché nessuno sia più schiavo», è la frase presa in prestito a Gianni Rodari dai penalisti pontini per questa nobile iniziativa portata a termine grazie alla sensibilità della direttrice del carcere di Latina Nadia Fontana. Nella foto gli avvocati con i libri che sono stati donati oggi.