Le richieste sono state tutte respinte al mittente. Alcuni imputati dell'operazione Astice, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo, avevano chiesto delle misure meno afflittive per i propri assistiti ma il giudice del Tribunale Giuseppe Cario ha respinto le richieste di sostituzione della misura. E' questo l'ultimo risvolto dell'inchiesta che lo scorso settembre aveva portato all'emissione di 34 provvedimenti restrittivi per accuse che vanno dalla corruzione alla cessione di sostanze stupefacenti. Nei giorni scorsi è stata fissata anche la data della prima udienza davanti al collegio penale del Tribunale, dopo che i due pm Valerio De Luca e Giuseppe Bontempo hanno puntato sul giudizio immediato cautelare, sulla scorta di quello che aveva deciso il Tribunale del Riesame che aveva lasciato inalterato il quadro accusatorio mentre erano state lievemente modificate alcune misure restrittive anche se il cuore dell'inchiesta aveva pienamente retto.  Oltre ad Astice, il personale dei carabinieri aveva condotto un'inchiesta insieme alla polizia penitenziaria che era stata ribattezzata Petrus, anche questa confluita nello stesso filone, per cui a partire dal prossimo 12 febbraio sarà celebrato un processo unico per gli imputati che sceglieranno la strada del rito ordinario mentre altri invece hanno puntato sulla riduzione di un terzo della pena e quindi al rito abbreviato, mentre altri ancora al patteggiamento