Ha patteggiato la pena di dieci mesi di reclusione. E' questa la sentenza emessa ieri dal giudice del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone nei confronti di una donna, residente nel capoluogo pontino, accusata di una tentata estorsione nei confronti di una coppia di Latina che aveva avuto una relazione extraconiugale. La donna a quanto pare era venuta a conoscenza del rapporto tra i due e alla fine - secondo quanto ipotizzato - si è ritrovata a processo per delle telefonate che sono state fatte. Una a quanto pare sarebbe partita da un telefono pubblico, un'altra invece da un altro telefono cellulare ma alla fine è emerso - nel corso delle indagini - che a fare la chiamata è stata l'imputata. La somma complessiva richiesta era di tremila euro. Il prezzo di non divulgare il flirt e quindi del silenzio era questo, altrimenti l'imputata avrebbe svelato la relazione ai rispettivi coniugi che erano all'oscuro di tutto e le conseguenze sarebbero state anche prevedibili da certi punti di vista.
L'inchiesta era stata coordinata dalla polizia e l'imputata, un'incensurata, era stata indagata dal pubblico ministero Luigia Spinelli a piede libero e i fatti contestati dagli inquirenti erano avvenuti tra il 2017 e il 2018.
La sentenza
Latina, ricatto per rivelare il tradimento: patteggia la pena
Latina - Dieci mesi per una donna del capoluogo. I fatti avvenuti tra il 2017 e il 2018