Una scoperta destinata a cambiare la storia della città. E a farla sono stati due cittadini di Velletri che hanno deciso di spulciare tanti archivi per rendere onore a chi ha sacrificato la propria vita per l'Italia. Stiamo parlando della ricerca effettuata da Fabio Taddei e da Moreno Montagna, che ha portato a scoprire l'esistenza di circa 200 militari di Velletri caduti in alcune guerre del secolo scorso e mai inseriti tra quelli del monumento alla Patria di piazza Garibaldi.
Si tratta di un percorso molto lungo nato per volontà di Fabio Taddei che, incuriosito dalla presenza di soli 90 Caduti di Velletri della seconda guerra mondiale riportati sul monumento alla Patria e dall'assenza di molti cognomi storici della città, ha deciso di andare a fondo. «Era impossibile che cognomi molto diffusi, fra cui quello della mia famiglia, non fossero presenti - ha spiegato Taddei -. Mentre stavo lavorando negli archivi del Corpo militare della Croce Rossa Italiana per digitalizzarli, ho fatto una piccola ricerca in quelli del ministero della Difesa, trovando col mio cognome due soldati che non erano stati mai inseriti. A quel punto, insieme a Moreno Montagna, le ricerche sono state estese sia all'archivio del ministero della Difesa che a quello del nostro cimitero aperto nel 1876».
E non è stata solo la carta a portare a scoprire i 158 Caduti "dimenticati" tra seconda guerra mondiale, guerra di Spagna e guerra d'Etiopia, più altri 35 deceduti durante la prima guerra mondiale: «Con altre ricerche in giro per la città, ho scoperto che nella Chiesa della Madonna del Sangue, vicino al Comune, c'erano lapidi del passato che riportavano i nomi dei soldati veliterni caduti nelle guerre d'Etiopia del 1935-‘36 e di Spagna del ‘36-‘39. In più, nell'ex Liceo Classico di via Paolina, altre lapidi sul corridoio riportavano i nomi di soldati caduti che erano stati studenti di quella scuola. Infine - aggiunge Taddei -, altri nomi sono emersi dalla Cappella che si trova all'ingresso principale del cimitero e tra i viali del camposanto stesso sulle lapidi di alcuni soldati. E abbiamo fatto anche un confronto con il monumento ai Caduti di Lariano, visto che a quel tempo era Comune di Velletri».
Insomma, una ricerca profonda e meticolosa, che deve trovare conclusione: «Ora, per avere conferma dei dati raccolti, abbiamo richiesto al Comune, con una lettera protocollata al sindaco, al presidente del Consiglio e all'ufficio Anagrafe, i certificati di nascita e di morte dei ognuno di questi soldati. Dopodiché, ci recheremo all'Archivio di Stato di Latina per ottenere i loro fogli matricolari. Questo anche per capire se tutti, effettivamente, siano cittadini di Velletri. Il 90% di loro, infatti, sono sicuramente veliterni - precisa Taddei -, mentre una piccola percentuale potrebbe essere rappresentata da soldati di altri paesi, ma morti a Velletri, e magari già ricordati nei loro luoghi d'origine».
Terminata la ricerca, dovrà essere aggiornata gran parte del monumento ai Caduti: i nomi dovranno essere messi in ordine di grado militare, alfabetico e di guerra.
E tutto non finirà qui: «Grazie all'archivio del cimitero - conclude Taddei - arriveremo a conoscere i Caduti eventualmente dimenticati almeno fino al 1876. Non escludo che possano esserci veliterni morti anche nella guerra di Libia del 1911-‘12 e nella terza guerra d'indipendenza del 1866. Vorrei però sottolineare come sia a dir poco scioccante che, a distanza di un secolo, nessuna amministrazione comunale si sia mai accorta di questa grave mancanza e si sia messa in moto per ritrovare i nomi di queste persone ‘dimenticate', che a ricerca terminata potranno finalmente essere degnamente ricordate. Mi preme sottolineare che questa ricerca è assolutamente volontaria e gratuita. E anche il tanto tempo dedicatole è quello che il sottoscritto e l'amico Moreno Montagna hanno deciso di offrire alla storia e alla memoria della nostra città per tramandarle alle generazioni future».