Sta per calare il sipario sul controverso caso di Arrigo Casconi, l'ufficiale dell'aeronautica in pensione di Roccasecca dei Volsci scomparso il 26 giugno 2015. Venerdì scorso, infatti, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina ha tenuto l'udienza che vede indagati due parenti della vittima.

Si parla di vittima perché, dopo che l'allora 62enne scomparve dal paese, cominciarono le ricerche che per giorni richiamarono in massa le forze dell'ordine sul territorio comunale di Roccasecca dei Volsci. Grazie a quelle indagini, i carabinieri della Compagnia di Terracina coordinati dall'allora comandante Margherita Anzini ritrovarono dei resti umani in località Valdolenti, in un terreno di proprietà dello stesso Casconi e, visto come erano ridotte le poche ossa, chiesero ausilio dei colleghi dei cinofili e della scientifica. Gli esami condotti dal Ris stabilirono che si trattava di resti umani e l'incrocio con il dna dei parenti accertò con plausibile certezza che si trattava proprio dei resti di Arrigo Casconi che non solo era stato ucciso, ma anche disciolto in acido, visto lo stato in cui erano ridotte le ossa disperse nel terreno. 

Al termine della fase investigativa, gli unici indagati furono appunto i due parenti. Il pubblico ministero aveva chiesto l'archiviazione. Per la parola fine sulla vicenda bisognerà invece attendere il parere del giudice.