Niente più antenne di trasmissione selvagge a Prossedi. Il Consiglio comunale ha infatti approvato un regolamento per l'installazione e l'esercizio degli impianti di telefonia mobile e di radio/televisione che fissa normative precise e stringenti sulle prossime installazioni.

La motivazione è quella di salvaguardare l'ambiente e tutelare la salute della popolazione dall'esposizione ai campi elettromagnetici. Il regolamento vuole infatti assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici stessi, fissando opportuni obiettivi di qualità. Chi vorrà installare, oltre al premesso di costruire, dovrà richiedere al Comune il rilascio dell'autorizzazione previo accertamento da parte dell'organismo competente a effettuare i controlli, della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obbiettivi di qualità. Il permesso di costruire e l'autorizzazione vengono rilasciate dal responsabile dell'ufficio tecnico. Per gli interventi riguardanti gli impianti con potenza in singola antenna uguale o inferiore a 20 watt è richiesta la stessa procedura. Il sindaco rilascia il certificato di idoneità all'uso dopo aver acquisito la dichiarazione di conformità presentata dal titolare dell'impianto e dal direttore dei lavori con tutti gli allegati richiesti. Anche la modifica agli impianti o apparati sia per tipo, modello o altro, deve seguire le procedure previste. In più vengono fissati dei canoni da pagare che variano da un minimo di 252 euro annui per metro quadrato a un massimo di 5mila euro.

A cura e spese dei gestori dovrà essere predisposta una rete di monitoraggio con centraline. I dati derivanti dall'attività di controllo verranno inseriti nel catasto comunale degli impianti e dei livelli di esposizione. Tutti gli impianti presenti nel territorio comunale devono essere sottoposti a controlli con scadenza almeno annuale effettuati dall'Arpa su richiesta degli uffici comunali.