Sono scesi in piazza questa mattina i lavoratori dello stabilimento Sicamb, per dare vita ad un sit in sotto la sede della Prefettura di Latina il cui scopo è stato quello di ribadire la necessità di aprire in tempi brevi un tavolo di crisi presso il Ministero dell'economia. Praticamente la stessa richiesta avanzata all'inizio della settimana scorsa durante un'altra manifestazione di una delegazione di dipendenti e sindacalisti sotto il Mise a Roma. Il nervo scoperto della vicenda Sicamb è sempre lo stesso da mesi: la società è alle prese con un grave gap di liquidità che pesa anche sulla puntualità nella erogazione degli stipendi. Un problema che è stato analizzato per la prima volta ad aprile del 2019 e reso noto anche alla Regione Lazio, oltre che alle organizzazioni sindacali di categoria e ad Unindustria. La produzione e le commesse della Sicamb stanno andando avanti regolarmente, anzi con un consolidamento sul mercato estero e privato che affianca quello delle forniture pubbliche; eppure ciò non corrisponde ad un adeguato flusso di liquidità che rischia di avere conseguenze per i lavoratori i quali chiedono, con la stessa azienda, un intervento del Ministero che possa contribuire al pagamento delle forniture entro i tempi stabiliti. Peraltro il Ministero non ha ancora convocato le parti, nonostante la prima richiesta sia stata avanzata quasi due settimane fa dalle segreterie confederali della categoria dei metalmeccanici e pur con la disponibilità dichiarata del Ministro.