Si è ritrovato in un fabbricato abbandonato dove è stato ingiuriato e colpito con diversi schiaffi e secondo quanto ipotizzato gli sono stati portati via 1300 euro, un assegno dell'importo di mille euro, tre penne, le chiavi dell'auto, si tratta di una Bmw parcheggiata in via Ezio a Latina e le chiavi di una moto. Nello stabile in diususo che si trova a Borgo Bainsizza, oltre a Pantusa, c'erano anche altri clienti della vittima che poi sono finiti nell'inchiesta. In quella circostanza la Fiorucci - sostiene l'accusa - ha detto di conoscere un camorrista di Caserta che avrebbe potuto contattare se l'avvocato non avesse sottoscritto delle cambiali e altri atti. Nelle intercettazioni telefoniche che sono finite nell'inchiesta, Pantusa quando telefona nello studio notarile in provincia di Caserta proprio per le cambiale, le dice di essersi sentito preso in giro dall'avvocato.  «Non mi ha fatto un'udienza l'avvocato in questione, è stato testimone di nozze di mia sorella, è una cosa grottesca, praticamente per sette anni, per sette anni mi ha preso in giro, lo sa? Non mi ha fatto un'udienza! Una udienza di una causa». E aggiunge. «Ci sarebbero altre due o tre persone a cui ha fatto lo stesso giochetto ed ha restituito i denari». Sempre in un'altra telefonata quando la collaboratrice dello studio notarile dice a Pantusa di aver rintracciato l'avvocato, il legale dice che la firma sulle cambiali è falsa. I contatti per riscuotere gli effetti cambiari sono frequenti tra Pantusa e lo studio notarile della provincia di Caserta per depositare i titoli di credito.