Scatta la custodia cautelare in carcere per tentato omicidio, per il 36enne di Cisterna che mercoledì  ha simulato un incidente stradale nel quale è rimasta ferita la sua convivente. Entrando nel dettaglio, ieri alle 18, i carabinieri di Cisterna hanno eseguito l'ordinanza del Gip di Latina, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti dell'uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia, tentato omicidio e lesioni personali aggravate. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, è dal 2018 che l'uomo vessava fisicamente e moralmente la convivente. Quanto accaduto il 5 gennaio, data in cui l'uomo ha volontariamente sterzato mentre era alla guida della sua auto, finendo in un canale proprio per ferire alla donna, è soltanto il culmine delle violenze che la vittima ha subito. L'arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Latina.

Una storia difficile, quella della vittima, che inizialmente per amore, ma soprattutto per paura, aveva ridimensionato l'accaduto davanti ai carabinieri. Il padre, invece, nelle ore successive all'incidente aveva segnalato ai militari il rapporto logoro tra i due.  Nella denuncia della donna ci sono riportati mesi si soprusi e minacce: «Scavo una fossa e poi ti ci butto dentro, così nessuno ti trova più», gli avrebbe detto l'ex compagno più volte. Non rare anche le scenate di gelosia: «Se non sei mia, non sarai di nessuno». Ma nonostante questo amore malato, la donna lo ha più volte perdonato, riaccogliendolo in casa. Fino all'ultimo episodio, quello che ha rischiato di fargli perdere la vita: domenica 5 gennaio, l'ex compagno è arrivato in uno stato di agitazione fuori all'abitazione dei genitori della 40enne, dove lei era a pranzo, chiedendo di parlare con lei. La donna per non fa degenerare la situazione ha deciso di uscire dalla casa, salendo in macchina con lui per parlare. Da qui i due sono arrivati fino al parcheggio dello stabilimento Findus, dalla parte dei campi sportivi. Qui sarebbe nata una furibonda lite assistita anche da due persone a bordo di un automobile. La situazione però è sembrata rientrare quando il 34enne promette alla donna di riportarla a casa, ma all'uscita della strada invece di svoltare verso Cisterna ha preso la direzione opposta, arrivando nella zona di borgo Flora a velocità sostenuta. Impaurita, la donna ha implorato all'uomo di rallentare. Temendo per la sua incolumità, ha raccontato ai militari di aver aperto anche lo sportello per lanciarsi dall'auto in corsa. Poi ha riprovato a riprendere il suo telefonino cercando anche di fermare l'ex compagno al volante. All'interno dell'abitacolo sarebbe così nata un seconda feroce litigata, finita con l'auto nel canale, dalla parte destra del veicolo. Secondo il racconto della 40enne, prima di quella manovra folle, il 34enne avrebbe esclamato «Adesso ti faccio vedere io». E subito dopo l'incidente invece di allertare i soccorsi, l'uomo ha chiamato una persona per recuperare il mezzo incidentato, solo dopo ha preso la donna e portata a distanza dal mezzo. A quel punto ha chiesto aiuto per la donna, ma invece del 118 ha chiamato i genitori. Loro una volta giunti sul posto l'hanno portata in auto al PPI di Cisterna e poi in ambulanza al Goretti dove gli sono state riconcentrate 6 costole incrinate e il polmone perforato. Nelle scorse ore ha deciso di mettere parola fine a questa relazione malata, denunciando tutto alle forze dell'ordine.