Giro di boa nel procedimento relativo alle inchieste Petrus e Astice: la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di Michael Consoli, finito in carcere nell'ambito dell'indagine Petrus sulla rete di spaccio e corruzione nella casa circondariale di Latina, reati contestati a vario titolo a 34 persone e inseriti in due filoni di inchiesta collegati. Consoli, difeso dagli avvocati Gaetano Marino e Italo Montini, è andato dunque ai domiciliari.
La Cassazione ha altresì annullato il verdetto del Riesame inerente la validazione delle misure cautelari per Martina Giacomelli, Marco Quattrociocchi, Nicoletta Torri, Endri Collaku e Gianni Tramentozzi, quest'ultimo uno degli agenti della polizia penitenziaria accusati di corruzione, ed ha rinviato sempre al Tribunale del Riesame perché si pronunci nuovamente sull'adeguatezza delle misure cautelari applicate.
Resta ovviamente intatta finora la valutazione sugli elementi di colpevolezza raccolti; in ballo ci sono soltanto le misure restrittive della libertà personale.