Era accusato di aver rapinato un coetaneo, ma alla fine il giudice ha accolto la tesi dell'avvocato difensore e lo ha assolto. E' la storia di un 24enne di Latina che è stato assolto dalle accuse contestate. 

Infatti, alla fine del processo, nel corso della sua requisitoria il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione, mentre la difesa, rappresentata dall'avvocato Gianmarco Conca, ha cercato di scardinare le accuse e il giudice monocratico Beatrice Bernabei ha deciso per l'assoluzione. Il giovane, come detto, era accusato di aver rapinato un coetaneo e i fatti erano avvenuti nel capoluogo il 30 dicembre del 2014 «mediante violenza e minaccia - aveva sostenuto il pubblico ministero nel capo di imputazione - consistite nello spintonare con entrambe le mani il torace di un coetaneo». Inoltre l'imputato lo aveva anche pesantemente minacciato. «Hai i soldi, dammi i soldi, altrimenti di qua non te ne vai» e alla fine si era impossessato della somma di 500 euro che erano custoditi dalla parte offesa nella tasca del giaccone. Dopo che la pubblica accusa ha ricostruito i fatti con la richiesta di condanna nei confronti dell'imputato, la difesa ha chiesto l'assoluzione, una prospettazione che alla fine è stata accolta dal magistrato.