Ha chiesto il rito abbreviato condizionato ad una consulenza tecnica, la difesa del professionista di Latina di 55 anni, accusato di aver installato una telecamera nel bagno del suo studio professionale per riprendere una sua collaboratrice.
L'uomo nella toilette aveva piazzato un telefonino nascosto in una busta di nylon: voleva filmare la giovane in momenti di intimità e ora è sotto processo. Ieri davanti al giudice onorario Rosamunda Zampi si è aperto il dibattimento e il legale dell'imputato, l'avvocato Luca Giudetti, ha chiesto il rito abbreviato condizionato all'escussione di un consulente tecnico. L'episodio contestato che aveva portato l'uomo a una denuncia a piede libero risale al dicembre del 2018.
Le indagini erano scattate a seguito della denuncia presentata dalla parte offesa e il pm Simona Gentile aveva aperto un fascicolo disponendo anche una perizia sul materiale sequestrato, tra cui i file contenuti sul computer dell'uomo, dove c'erano le immagini della ragazza in intimità e che erano state montate con una colonna sonora.
La giovane, nell'esposto che era stato presentato in Procura, aveva spiegato di essersi sentita profanata nell'anima per quello che era avvenuto. Prossima udienza a marzo del 2021. La donna si è costituita parte civile ed è assistita dall'avvocato Marco Pandozi.