Inizierà il 26 febbraio in Tribunale a Reggio Calabria l'udienza preliminare davanti al giudice Domenico Armaleo nei confronti dei 29 imputati coinvolti nell'inchiesta «Selfie» che aveva portato alla scoperta di un traffico di droga e in particolare di marijuana che dalla Calabria arrivava in provincia di Latina e nel capoluogo.  Alcuni erano stati indagati a piede libero, altri invece erano stati sottoposti ad una misura restrittiva. Gli accertamenti erano stati portata a termine dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ed era stato contestato a vario titolo anche il vincolo associativo. In questo caso gli accertamenti dei carabinieri erano relativi alla coltivazione, detenzione e cessione di grandi quantità di stupefacenti e in particolare di marijuana che sbarcava in provincia di Latina. Nelle pieghe dell'inchiesta infatti era stato eseguito un sequestro molto ingente anche nel capoluogo quando i carabinieri avevano recuperato ben tre chili di marijuana e due corrieri entrambi della provincia di Roma erano stati arrestati.