La Procura ha messo al parola fine all'operazione Scudo, condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Latina. Tra le accuse contestate a vario titolo agli indagati che rischiano di andare a processo, c'è l'usura e poi l'autoriciclaggio, la violenza privata e l'esercizio abusivo dell'attività finanziaria. In tempi strettissimi, i magistrati, una volta che il Tribunale del Riesame ha confermato le accuse, hanno inviato il 415 (l'avviso di conclusione indagini) agli indagati che sono in tutto 14; nei confronti di otto persone era stata emessa una misura cautelare mentre per altri sei invece era scattata una denuncia a piede libero e la posizione sembra essere marginale ma rischiano ugualmente il processo. Non è escluso che degli otto indagati, alcuni possano anche scegliere di essere processati con il rito abbreviato godendo in questo modo della riduzione di un terzo della pena.  Le indagini scattate due anni fa erano iniziate dopo il tentato suicidio di un artigiano di Campoverde che aveva dei debiti ed era finito nella morsa dell'usura e aveva subito anche una serie di pressioni da parte di un altro imprenditore che chiedeva la restituzione dei soldi sotto forma di estorsione.  Tra gli altri reati contestati anche il fraudolento danneggiamento dei beni assicurati, si tratta di un incidente stradale mai avvenuto per un importo di quasi 2mila euro.